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Quella del panettone è stata la ricetta che mi ha spinto a iniziare a produrre ed usare il lievito madre. Già l'anno scorso, con il lievito decisamente troppo giovane, era venuto apprezzabile. Quest'anno è decisamente migliorato.

La ricetta da cui sono partito, e che cerco di seguire abbastanza fedelmente è quella riportata da fiordivanilla, a sua volta ripresa e adattata da quella  Sorelle Simili.

Non trascrivo la ricetta, che è già molto dettagliata e fitta di consigli e suggerimenti (speriamo che non sparisca). Ne trascrivo solo l'elenco completo degli ingredienti, utile per verificare di avere tutto quello che occorre, e andare a far la spesa:
  • 50g di lievito madre
  • 500g di farina per i rinfreschi del lievito madre
  • 550g + 270g di farina 00 di forza
  • 130g + 50g di zucchero
  • 140g +140g di burro
  • 6 + 6 tuorli d'uovo
  • 25g di latte in polvere
  • 350g di usa sultanina
  • 125g di scorza d'arancia candita
  • 125g di cedro candito
  • 10g di sale
  • 10g di miele
  • 10g di malto
  • 1 stecca di vaniglia
  • 3 forme di carta per panettone da 750g. Io in realtà uso quelle da 500g. Con queste dosi me ne sono venuti 4 da 500g (che avrei potuto anche tenere un po' più grandi), e 3 da 100g.
Come vedete si usano molti tuorli d'uovo, e si fanno molti rinfreschi. Che fare degli albumi e del lievito madre scartato dopo ciascun rinfresco? Ecco qualche idea in ordine sparso:

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Ingredienti:

  • 200g di farina di castagne
  • 250g di acqua
  • 50g di olio extra vergine di oliva
  • un pizzico di sale
  • la scorza di mezza arancia
  • una tazzina da tè di uvetta sultanina
  • un paio di manciate di pinoli
Queste dosi vanno bene per una teglia di circa 25cm di diametro. Questo è molto importante: la bontà del castagnaccio dipende fortemente dal suo spessore, che deve essere di circa mezzo centimetro o poco più. Se sarà troppo sottile, vi ritroverete con una specie di schiacciata fritta. Se invece sarà troppo spesso, mangiarlo sarà tutt'altro che piacevole. Dopo anni di preparazione queste sono le dosi giuste per la mia teglia. Probabilmente con la vostra dovrete fare qualche sperimentazione.

Lavate e mettete a bagno l'uvetta in un po' di acqua tiepida e brandy per almeno 15 minuti.

Accendete il forno ad una temperatura di 180°C.

Se lavorate a mano, setacciate la farina di castagne, mischiateci un pizzico di sale e iniziate ad aggiungere un po' di acqua, inizialmente poca. Incorporatela per bene fino a che non avrete ottenuto una pastella liscia e omogenea, senza grumi. A questo punto aggiungete il resto dell'acqua e incorporatela bene. Aggiungete anche l'olio e mescolate finché anch'esso sarà stato completamente incorporato e avrete ottenuto un composto non troppo denso e bello lucido. Aggiungete la scorza d'arancia grattugiata, badando bene a non grattugiare anche la parte bianca.

Se usate un robot da cucina, è tutto più facile. Mettete nel robot l'acqua, l'olio e la scorza d'arancia grattugiata e mescolate bene. Aggiungete la farina e un pizzico di sale, e mescolate finché il composto sarà omogeneo.

Ora, assaggiate. Il gusto dipende ovviamente molto dalla qualità della farina e dall'olio. Il periodo migliore per fare il cascagnaccio è durante l'inverno. Più si va verso la primavera, più la farina potrebbe diventare amara. In questo caso aggiungete 3-4 cucchiaini di zucchero. Non so se questo accada anche con le farine che si acquistano al supermercato, ma immagino di sì. Io di solito uso farina macinata in un mulino artigianale.

Aggiungete all'impasto l'uvetta, dopo aver tolto l'acqua e brandy in cui è stata in ammollo.

Versate in una teglia antiaderente abbondante olio extra vergine d'oliva: non deve essere semplicemente spennellata, il composto dovrà quasi galleggiare sull'olio.

Versatevi dentro il composto. Versate sulla superficie del castagnaccio qualche filo d'olio extra vergine d'oliva, e spargetevi anche sopra dei pinoli.

Informate per 20-25 minuti, finché non sarà ben brunita in superficie. Lasciatela intiepidire, e...buon appetito.